La Milano di oggi, di ieri e del futuro

Milano sa reinventarsi. La sua storia è ricca di trasformazioni che hanno saputo accogliere e persino ispirare la modernità. Addirittura sovvertendola in qualche momento.

Intorno a un centro nato per incontrarsi, scambiare voci e proprietà, offrire opportunità ed insegnare pratiche urbane, divenute nel tempo metropolitane e cosmopolite, la città ha costruito uno spazio che oggi è nuovamente pronto a rigenerarsi.

Attraverso la suddivisione comunale per zone di un tardo futurismo post-bellico e la successiva deregulation policentrica che ha chiuso il secolo scorso con una serie di fallimenti rattoppati con innumerevoli varianti, il nuovo millennio ha portato Milano sotto i riflettori internazionali per la sua capacità di ridisegnare scenari estetici, sociali, culturali ed economici estremamente interessanti. Le cinture comunali continuano ad allargarsi e tra i passanti di un territorio sempre produttivo e accogliente, la città sta sviluppando prassi, ricerche ed ambizioni orientate a consegnare il passaporto della “milanesità” ad un pubblico sempre più vasto di intraprendenti cittadini, coinvolti nella creazione di un ambiente destinato ad essere vissuto da tutti con serenità e soddisfazione.

Milano è una città generosa. Veloce, competitiva, dinamica, rumorosa. Ed è anche una città capace di fermarsi, di ascoltare, di offrire il fianco e di tendere la mano. Il vuoto ed il silenzio degli ultimi mesi sono stati riempiti dai suoi abitanti con un movimento dietro le quinte: Milano ha fermato le serrande, i tassametri e le biglietterie; ha sospeso le corse e gli appuntamenti, ha rinunciato agli incontri ed ai rituali civili.

Eppure non era e non è immobile.

La vitalità ed il desiderio di crescere, di capire, di prepararsi al domani, sono l’acufene sotto le grida dello sconforto, della rabbia e del dolore di chi dallo tsunami del Covid. Sotto alla polvere delle clausure e oltre la questura della sedizione, Milano ha continuato e continua ad inventare una nuova se stessa, ancora una volta.

La dignità di ogni lecito lavoro ha trovato – e sempre troverà – nella solidarietà e nella condivisione, nuove strade e strategie per dimostrare che questa città, come molte altre nel nostro Paese, ha progetti ed obiettivi molto chiari, affrontati con una determinazione inscalfibile.

Milano è il vicino di casa che ti sorride dietro a una mascherina in cortile, è il commerciante che ti aspetta anche il giorno dopo, è il quartiere che offre i propri residenti per darti quello che non sai procurarti.

La città continua ad essere tua, perché tu continui a essere la tua città, perché Milano sei tu e perché noi, insieme, siamo Milano.