Milano: città solidale

Milano e la solidarietà: c’è un doppio filo che li lega da talmente tanto tempo che nessuno oggi mette in dubbio la veridicità del famoso detto Milan col coer in man.

E’ una storia centenaria di plurime esperienze che hanno reso grande la nostra città e che sono un esempio per tutto il nostro Paese.

Milano cerca di risolvere i problemi della gente partendo dai loro bisogni e questo fin dai secoli scorsi.

E’ noto a tutti, per esempio, come l’Ospedale Maggiore (la famosa “Cà Granda”) sia nato nel lontano 1400 proprio con l’obiettivo di fornire assistenza medica gratuita ai più poveri.

Il tempo non ha fatto venire meno la bontà dei milanesi e, ancora oggi, la solidarietà ha una importanza non secondaria in questa città.

E’ proprio in questa città che, anche grazie ai tanti milanesi diventati tali per adozione, nascono idee  e progetti che vengono poi utilizzati su scala nazionale.  Esempio degli ultimi anni è il Banco Alimentare, nato proprio a Milano, grazie alle geniali intuizioni di un famoso imprenditore e di un prete, e  che oggi aiuta in tutta Italia migliaia di famiglie bisognose.

Si potrebbero fare decine di altri esempi di solidarietà ma non è certamente questo il luogo nè lo scopo di questo articolo.

E’ però un fatto inequivocabile che l’aiuto alle persone sia sempre stato nel DNA di questa città.

E se è vero, come è vero, quello che si è appena detto, l’Associazione “Tra il Dire e il Fare”, quando ha creato alcuni tavoli di lavoro finalizzati a proporre progetti per migliorare la nostra città, senza alcun tentennamento ne ha istituito uno che avesse come oggetto proprio la solidarietà.

“Milano Solidale” nasce proprio nel solco di quanto  sopra descritto e ha l’intento di poter aiutare i milanesi in difficoltà sotto ogni profilo. Single, anziani, famiglie numerose ma anche persone normali con problemi economici e psicologici che purtroppo, per effetto della crisi pandemica che stiamo vivendo, si sono ulteriormente acutizzati.

Il tavolo è composto da professionisti, imprenditori, dipendenti ma anche semplici mamme, tutti desiderosi di portare un aiuto alla città.

Tra i tanti progetti predisposti, uno forse merita una particolare attenzione.

Si tratta di una iniziativa molto semplice e che potrebbe essere organizzata dal Comune in tempi veloci.

A Milano vivono persone che avrebbero bisogno, anche solo magari per poche ore al giorno, di un sostegno che economicamente non possono sopportare.

Ci sono per esempio anziani che faticano a camminare e che devono andare a fare la spesa da soli, anche sotto la pioggia o con il ghiaccio. Ma ci sono anche divorziati con figli piccoli che hanno la necessità di uscire di casa (in caso di una visita medica, per esempio) con il problema  di dove lasciare, anche solo per un’ora, il proprio figlio. O ancora disabili che necessitano di compagnia solo per qualche ora. O infine persone reduci da incidenti che hanno bisogno di aiuto temporaneo, sempre per qualche ora, nella gestione della casa. Gli esempi sono moltissimi (la realtà supera davvero la fantasia…).

Ebbene, ci sono casi come questi in cui le persone purtroppo si trovano sole, senza paracaduti familiari e/o una rete di vicinato che li possa aiutare.

Per tutti questi casi si propone al Comune l’istituzione della figura dell’assistente familiare, e cioè una persona qualificata in grado di aiutare a risolvere le varie necessità. Le varie prenotazioni potrebbero essere raccolte o via internet oppure, per aiutare coloro che hanno difficoltà nell’utilizzo di quel sistema, anche via telefono o tramite terzi soggetti da individuare (Sportelli per il cittadino oppure Cooperative sociali operative nelle zone, per esempio).

Questo è solo uno dei progetti che il tavolo proporrà per rendere Milano una città sempre più accogliente e solidale e per ulteriormente dimostrare, qualora ce ne sia ancora bisogno, che Milano è una città che non vuole lasciare indietro nessuno.