Milano riparte: inaugurato il Design Museum

Il 25 maggio è stato inaugurato a Milano lo spazio dedicato alle idee e progetti di designer, architetti e creativi che hanno dato un contributo all’innovazione tecnologica, lo studio dei materiali e la forma dell’oggetto.

ADI Design Museum – Compasso D’Oro è dedicato alla Collezione storica della Fondazione: gli oggetti selezionati e premiati dal 1954 a oggi.

Il Premio nato da un’idea di Gio Ponti, con lo scopo di valorizzare il prodotto e la qualità del design italiano, fu poi donato ad ADI, la cui Fondazione oggi custodisce una collezione storica di oltre 350 progetti.  

Il Premio si distingue per la sua internazionalità, la stessa giuria composta di esperti qualificati del design e del mondo della cultura, diversa per ogni edizione, premia i progetti più innovativi e meritevoli selezionati da ADI (Associazione Disegno Industriale).

Ricordiamo che Milano rappresenta il design nel mondo e ripartire dalla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e creativo sia una spinta motivante, soprattutto ora.

Il museo, occupa una superficie di circa 2.400 mq, un’area industriale recuperata e riqualificata, in prossimità del Cimitero Monumentale e a pochi passi dalla zona Moscova, un tempo sede dell’azienda elettrica ENEL. Dedica un ampio spazio alla mostra permanente “dal cucchiaio alla città”, dove sono esposti progetti, disegni, schizzi e prodotti che sono stati premiati oppure che hanno ricevuto una menzione d’onore. E’ possibile ammirare: dalla macchina per cucire Necchi Bu, alla macchina portatile Lettera 22 dell’Olivetti, la scimmietta Zizi di Bruno Munari, la lampada Luminator di Achille Castiglioni e Pier Giacomo Castiglioni, lo scarpone Dolomite di Cesarino Benso Priarollo, la sedia scolastica T12 di Palini di Luigi Caccia Dominioni Achille Castiglioni Pier Giacomo Castiglioni o la lampada eclissi di Vico Magistrretti 1967, per arrivare a Brera di Giorgietto Giugiaro 2004.

Nella sala attigua si trova uno spazio destinato a mostre temporanee, lo scopo è quello di creare attenzione sul grande pubblico e pertanto non sarà solo un nuovo polo culturale del design, ma all’interno saranno organizzati convegni, laboratori per i più giovani ed eventi.

Mai come ora, dopo un periodo lungo di chiusure di mostre e spettacoli, l’inaugurazione del museo sottolinea l’esigenza delle città di ripartire ad accogliere eventi, mostre e turisti.

Un modo, insomma, per dire “si riparte” e per ricordare che, malgrado il virus abbia imposto nuovi modi di vivere e di lavorare basati sul digitale, non possiamo prescindere dalla città e dal suo ruolo di catalizzatore di energie.

Lo stile del Made in Italy e del disegno industriale, conosciuto in tutto il mondo come esempio di eleganza, tecnica e sapiente artigianalità, è importante per una Milano che intende ribadire il suo status di capitale mondiale del design.