Milano: città attrattiva

Nessuna espressione sarà mai più adatta di questa: Milan l’è on gran Milan!

Milano è grande, immensa, vive ed è viva nel cuore di chi ci abita e di chi la visita per turismo, conquistando, anche in quest’ambito, un ruolo di primo piano, tanto da fare concorrenza alle grandi città italiane, da secoli rappresentazione della bellezza, dell’arte, della storia e della cultura italiana.

Ma anche Milano è permeata di tutto questo, solo che è più celato alla vista; vuole essere conosciuta e capita con il tempo, come fosse una bella donna, elegante che si lascia scoprire poco a poco.

Milano è la città operosa, è efficienza, è attività, è una città che sa riempirti le vene di energia e di voglia di fare, ne resti affascinato e puoi solo cavalcare tutto quello che sa offrirti. A volte ti dà la sensazione di essere su un ottovolante, non puoi scendere, puoi solo aspettare che termini il giro di giostra, per iniziarne un altro e avanti così, senza fine.

Milano sa essere Attrattività allo stato puro, che si ritrova in tutte le sue proposte di vita:  è cultura, arte, cinema, food&beverage, turismo, eventi nazionali ed internazionali; la Milano Attrattiva è  possibilità di divertimento, interesse, esistenza, ricerca delle novità, si può trovare di tutto senza grande fatica.

Ma Milano, come il resto del mondo, ha avuto un brusco arresto a causa della pandemia di Coronavirus: i primi tre mesi di lockdown, gli alti e bassi nella ripresa, il secondo lockdown, zona rossa….arancione…gialla. Milano capitale della Lombardia e motore dell’Italia, l’Italia e il resto del mondo vivendo tutti una situazione di incredulità, incertezza totale, dove già si inizia a respirare voglia di ripresa, di intenzione di mettersi in gioco di nuovo, di volontà di reagire alla situazione.

Proprio per questo ha bisogno di recuperare la sua “identità”  di  città che ritorni sulla cresta dell’onda, che riprenda ad essere attrattiva sia per gli stessi residenti, sia per gli stranieri che qui lavorano. C’è bisogno di riproporla come esempio virtuoso di resilienza, di come questa città abbia saputo, in tempi relativamente rapidi, rinnovarsi in base alle nuove esigenze dettate dalla rivoluzione che ha visto il mondo protagonista di un cambiamento epocale. Milano sa sempre come adattarsi ai cambiamenti. Sia Milano che la Lombardia sono state al centro dell’attenzione del mondo all’inizio della pandemia; adesso è necessario che passi un nuovo messaggio che informi che Milano e la sua Regione stanno ritornando ad una situazione di nuova e rinnovata normalità e, quindi, anche di sicurezza. Tutto questo diventa possibile grazie agli enormi sforzi che sono stati fatti per riemergere e ripartire su basi nuove.

Questa identità deve essere mantenuta dalla cultura di una buona educazione, valore che è andato perdendosi negli ultimi anni; infatti esistono già regole, importanti ma poco applicate da tutti: lavorare per ottenerne il rispetto, significa anche fare in modo che ognuno, anche chi è straniero tra di noi, possa conoscerle, fare in modo che ognuno possa sentirsi bene nella società in cui vive e lavora, e, perché no, fare in modo di aggiungerne nuove che vadano ad integrarsi con quelle attuali.

Milano ha bisogno anche di riqualificarsi nei suoi spazi, ha necessità di riprendere in una giusta misura l’idea di cultura, di sport e di sviluppo, la socialità, la partecipazione dei residenti, un’idea di appartenenza e di attaccamento al bene pubblico affinché diventi per il cittadino, italiano o straniero che sia, un qualcosa che gli appartenga di diritto e che sente “suo”. Milano ha la grande capacità di fare sentire milanese anche chi non lo è per nascita. Ha la grande forza di attrarre i talenti migliori dall’Italia e dall’estero e di trattenere tutti coloro che ne abbracciano lo spirito, immutato, attraente, laborioso e brillante, dai tempi di Lodovico il Moro.

Per farlo, ha bisogno di porre la propria attenzione su quel bene prezioso che è il vero motore di ogni innovazione e di ogni società: i suoi “giovani”. Ed è proprio ripartendo da loro e con loro, che Milano potrà riprendere ed accrescere il suo ruolo di città viva, resiliente, sempre motore di una nuova economia per l’Italia.

Milano sta già guardando al suo futuro e lavorando per riprendere quel ruolo di città europea a tutti gli effetti e che il Covid ha solo sospeso per qualche tempo.

Milano tornerà più grande di prima, perché il suo spirito e la sue essenza sono forza pura.