Milano: imbrattata la statua di Montanelli

Milano: imbrattata (di nuovo) la statua di Montanelli

La statua di Indro Montanelli, situata in centro a Milano nei giardini recanti il suo nome, sembra non avere pace. Torna la follia iconoclasta, la statua è stata nuovamente imbrattata e non è nuova ad atti vandalici che si sono susseguiti nel corso degli anni.

A partire dal 2012, anno in cui è stato trovato un finto ordigno esplosivo alla sua base, passando alle più recenti proteste sull’onda del movimento “Black lives matter” e del movimento “Me too“, che hanno visto il monumento vandalizzato con vernici rosse prima e rosa poi. Solo ieri, 11 Marzo 2021, la statua è stata nuovamente presa di mira, imbrattata con la falce e il martello.

La matrice degli attacchi è sempre stata ideologica, i manifestanti del movimento americano vedono in Montanelli una figura simbolica del potere precostituito; il movimento femminista recrimina al giornalista il suo matrimonio con la sua “schiava sessuale” minorenne durante il periodo coloniale in Etiopia; l’aggressione di ieri, da condannare senza mezzi termini, sembrerebbe riconducibile alla sinistra eversiva milanese.
Approcciare la Storia con la lente delle ideologie non è mai sensato e, quando lo si fa, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

La necessità di alcuni movimenti di manifestare il proprio dissenso attaccando e distruggendo monumenti legati a personaggi storici loro sgraditi, non solo si rivela quanto di più lontano esista dalla democrazia e dalla libertà di pensiero, ma denota inoltre una povertà culturale non indifferente. La furia iconoclasta è per definizione tesa all’oscuramento del passato, come se si volesse cancellarlo dai libri di Storia e dalla memoria collettiva. Applicare schemi culturali e morali contemporanei a fenomeni storici relegati al passato è sinonimo di scarsa, o meglio nulla comprensione della presente. Gli assalitori, che appartengano ai BLM, a “Me too” o a movimenti d’ispirazione comunista, si distinguono per la loro povertà culturale e per la totale incapacità di storicizzare gli eventi.

Federico Benassati, consigliere municipale di Zona 1 di Milano rimarca “La furia iconoclasta cui abbiamo assistito negli ultimi tempi è molto grave, non possiamo rischiare di mettere in atto azioni come quelle dell’ISIS, che ad ogni luogo conquistato si adoperavano subito per distruggere materialmente il suo passato. Il problema è da ricondurre al buonismo dilagante in cui viviamo oggi. Montanelli era un liberale, è stato gambizzato dalle BR e la statua è stata costruita proprio ricordando questo atto. Vandalizzare la sua statua significa giustificare la sua gambizzazione… Ma il problema è più ampio, non c’è considerazione dell’accaduto, non se ne parla”.

La notizia, purtroppo, non ha fatto scalpore. Ma fortunatamente la statua di Indro Montanelli è stata pulita a tempo record.

E’ senz’altro questa la Milano che ci piace.