Nel nuovo decreto anti-Covid DL 52/2021 è stato introdotto il lasciapassare per potersi spostare tra le regioni. Questa “certificazione verde” o green pass potrebbe essere usata, in futuro, anche per avere accesso ad eventi, fiere e spettacoli dal vivo.
Il green pass non sostituisce l’autocertificazione per coloro che hanno necessità di spostarsi tra regioni in zona arancione o rossa per motivi di lavoro, salute, residenza, abitazione (incluse seconde case) per i quali resta valido l’uso dell’autocertificazione.
Il green pass sarà necessario solo per coloro che si sposteranno per turismo o per andare a trovare amici e familiari e verrà rilasciato a chi ha completato la vaccinazione contro il Covid-19, oppure è guarito dalla malattia Covid, oppure è risultato negativo ad un test antigenico o molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2.
Per coloro che hanno completato la vaccinazione e per i guariti da Covid, il green pass avrà una durata di sei mesi, mentre per i non vaccinati che presentano test negativo il green pass avrà una durata di 48 ore.
Chi ha completato la vaccinazione potrà richiedere il green pass alla struttura che ha erogato il servizio, oppure alla Regione o alla Provincia dove è stato somministrato il vaccino. Se ne potrà richiedere una copia cartacea così come, in futuro, una copia digitale. L’informazione sarà anche disponibile all’interno del fascicolo sanitario elettronico.
Il green pass conterrà i dati anagrafici del possessore, il produttore del vaccino e le dosi somministrate con le date di somministrazione, struttura che ha rilasciato il certificato e validità dello stesso.
Per coloro che sono guariti da Covid invece, il green pass verrà rilasciato direttamente dalla struttura ospedaliera in caso di ricovero o dal medico di medicina generale per coloro non sottoposti a ricovero in struttura sanitaria.
Infine, il green pass ottenuto dopo test antigenico o molecolare negativo verrà rilasciato dalla struttura che ha effettuato il tampone e quindi strutture pubbliche, private, farmacie e medici di medicina generale.
In attesa che venga completata l’infrastruttura digitale, il certificato sarà disponibile in versione cartacea. Verranno inoltre stabilite, con decreto apposito, tutte le norme a tutela dei dati personali che saranno contenuti nella certificazione. Il certificato digitale, infatti, si avvarrà di una piattaforma interoperabile a livello europeo, attraverso un codice QR che conterrà i dati personali e che sarà verificabile in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea.
Il certificato cessa la sua validità alla scadenza dello stesso o nel caso di sopraggiunta infezione da Sars-CoV-2.
L’entrata in vigore del certificato verde digitale è prevista per Giugno 2021.